Si tratta di qualche precisazione sulla chiesetta tra Pieve e Tai tratta dal sito www.pievedicadore.org
La prima chiesa eretta nel luogo in onore di S. Antonio Abate, doveva essere antichissima; in seguito al ritrovamento di un Cristo in Valcalda nel 1540 venne chiamata Chiesa del Cristo.

Gli affreschi del coro sono del 1600. L'altare maggiore è in legno intagliato con al centro il Crocefisso. L'affresco del timpano della facciata rappresenta la scena del ritrovamento del Cristo ed è del Vicari. Ampliata nel 1853, è il santuario maggiormente frequentato del Cadore; è annessa al convento dei padri Carmelitani Scalzi dal 1929.
IL MORO

I LAVORI DI MANUTENZIONE ATTORNO ALLA CHIESETTA, IN PARTICOLARE LA POSA IN OPERA DEL SISTEMA DI DRENAGGIO, CONTINUANO DOMENICA 6 NOVEMBRE. RITROVO SEMPRE IN PIAZZA BOITO ORE 7.30. NON MANCARE!
IL COMITATO FRAZIONALE ORGANIZZA PER DOMENICA PROSSIMA 23 OTTOBRE UNA GIORNATA DEDICATA A LAVORI DI PULIZIA E MANUTENZIONE ATTORNO ALLA CHIESETTA DI SANT'ANDREA.
RITROVO IN PIAZZA BOITO ORE 7.00.
IN CASO DI DECISO MALTEMPO L'APPUNTAMENTO E' RINVIATO DI UNA SETTIMANA A DOMENICA 30 OTTOBRE.
TUTTI INVITATI - AMMESSI ANCHE I RITARDATARI

Riunione tecnica giovedì sera 11 agosto a proposito della manutenzione del tetto di S.Andrea. Le foto riportate dal sito polpet.it (vedi forum qui accanto) hanno evidenziato in modo eloquente la situazione in cui versa la copertura, con molte lastre di pietra di Cugnan scivolate verso il basso sul versante sud. Il parroco don Paolo Cavallini, intenzionato a realizzare in tempi brevi un’adeguata manutenzione, ha accolto in saletta parrocchiale tra gli altri il vicesindaco De Menech, il consigliere comunale Collarin, il presidente del comitato frazionale di Polpet, Damian, il vice Salce, il referente del gruppo 90 Topinelli, il presidente della Cooperativa di Polpet Barattin,  l’architetto Maurizio Pison direttore dei lavori di restauro del ’92. Partendo dall’esame della situazione si è elaborata una ipotesi di intervento valutando metodi, materiali, tempi e piano finanziario. Considerata la disponibilità e l’interesse manifestato da tutti i convenuti, l’operazione pare realizzabile sul piano tecnico e finanziario entro il prossimo inverno. Inoltre è parso chiaro l’intento, una volta conclusa l’emergenza attuale, di puntare al recupero degli interni sia per la parte achitettonica, sia per gli affreschi. Qualche idea anche per il recupero dello stanzino destinato a foresteria. Prossimo appuntamento dopo la sagra. Benvenuti i Vostri suggerimenti.

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Il parroco di Polpet-Ponte nelle Alpi convoca la seconda riunione tecnica per la manutenzione della copertura di S.Andrea
MARTEDI' 27 SETTEMBRE ORE 20.30 SALETTA PARROCCHIALE

 

Sempre a proposito della Messa di sabato 23 luglio e sempre per gentile concessione della "lampada" il foglietto parrocchiale di Polpet-Ponte nelle Alpi trasmetto un pensierino pubblicato domenica scorsa:

Il nome Sant’Andrea evoca immediatamente un luogo: perlomeno chi è di Polpet pensa senz’altro al Frùsseda e a quella bianca presenza affacciata da secoli, quasi a proteggere l’abitato steso ai suoi piedi. Qualcuno poi associa alla chiesetta giornate di faticoso lavoro, momenti intensi di vita, trascorsa, spesso, insieme a parenti e ad altre famiglie, in posti di montagna ora impervi ma allora coltivati e trafficati come piazze. Ebbene un luogo, caro e vissuto.

 
Noi oggi, nella ricorrenza di S.Cristina, vogliamo salire ancora una volta lassù a implorare protezione e, affacciandoci a quel pulpito, guardare idealmente verso gli altri luoghi dedicati a S.Andrea: da Sitran, a Vittorio Veneto, e via via attraverso Patrasso verso Oriente. Già perch? S.Andrea, prima ancora di essere un luogo, è una grandiosa e amata figura che conduce proprio al Vicino Oriente.

Un Santo cui i fratelli d’Oriente guardano con grande affetto: il pescatore, il primo apostolo chiamato da Cristo, colui che corre deciso dal fratello Pietro gridandogli di aver trovato Gesù, il vescovo messo in croce. Chi ha festeggiato S.Andrea assieme agli Scout lo scorso 30 novembre si è reso conto che due comunità cristiane, cattolica e ortodossa, si sono incontrate proprio nel nome dell’Apostolo e hanno recitato assieme, in lingue diverse,  lo stesso Credo.

 
Sant’Andrea, dunque, come figura che ci sprona all’impegnativo compito di fare Sinodo, di camminare insieme, di cercare unità nella nostra comunità di Polpet-Ponte nelle Alpi e di qui trasmetterne il messaggio anche all’esterno.

La campana della chiesetta riporta un’invocazione. Mi piace immaginare che salga al cielo in questa circostanza e ad ogni rintocco: “Sant’Andrea aiutane”.

 
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