Aurora Pison - Venerdì 13 aprile 2007 alle 20.30, nella saletta interna del bar Sport di Nuova Erto, grazie alla disponibilità di Gianni Filippin, si è tenuto un simpatico incontro conviviale incentrato sul tema della montagna. Il comitato frazionale di Polpet ha voluto chiamare due veterani dell’alpinismo, per questo primo appuntamento, avente come tema la montagna. Franco Miotto, detto "l’uomo dei Viaz" e Santon Francesco, uno dei più grandi alpinistii bellunesi, sono stati i due punti di riferimento per la serata.

L’incontro informale, cui ha collaborato il dottor Casarin, è stato introdotto dal presidente del comitato. Andrea Pontello ha voluto sottolineare la voglia di confrontarsi e di parlare di montagna con persone che la amano e la percorrono frequentemente.

Franco Miotto, cacciatore di camosci per molti anni, attraverso la proiezione di diverse diapositive, ha potuto spiegare la propria passione per la montagna. Durante la sua chiacchierata, intervallata da aneddoti, ha raccontato delle sue scalate sulle cime all’imbocco della Valle del Cordevole, attraverso la Val di Piero, sui Monti del Sole, nella Val Vescovà, sulle Stornade e la Spirlonga, alla caccia di camosci sui punti più impervi delle cime restando in appostamento anche per giorni, senza cibo. Ha mostrato la cima della Pala alta, la forcella del Balcon e altre cime ancora. Immagini stupefacenti di itinerari effettuati cercando di mantenere sempre la quota 1600 – 1700. Ha raccontato di quando insieme a Riccardo Bee ha fatto la cordata con due sacchi da bivacco per sei giorni sulla spettacolare parete del Burel, bevendo poco e nutrendosi unicamente di ovomaltina e qualche vitamina. Su questa abissale parete i due alpinisti hanno aperto 3 nuove vie nel 1977. La serata è stata incentrata sulla sua esperienza di cacciatore che gli ha permesso di conoscere a fondo la fauna, la flora, ma soprattutto di penetrare a fondo i segreti della montagna per non rischiare la vita e trovare sempre una via di accesso, anche se quasi sempre di straordinaria difficoltà.

Ha assistito alla proiezione di diapositive Francesco Santon, che Miotto ha iniziato alla passione per l’alpinismo.

Santon si dedica da una vita all’alpinismo extraeuropeo. Ha scalato il K2, l’Everest, il Titicaca, l’Himalaya, il poco conosciuto complesso vulcanico andino del Payunia col più alto cono vulcanico del Pyun Matru e molti altri ancora insieme a Martini, De Stefani, De Paoli ed eccelsi scalatori di tutto il mondo. Nel 1976 ha scalato il Dhaulagiri, il primo ottomila conquistato da alpinisti trentini e veneti. Santon è fondatore della scuola di alpinismo CAI a Dolo (VE), tramite il CAI di Padova. E’ in quest’ambito che ha conosciuto i principali nomi dell’alpinismo mondiale. Con la scuola di Dolo l’alpinista, originario della Riviera del Brenta e ora residente nel bellunese, ha aperto la possibilità a tutti gli appassionati, di arrampicare in vetta.

La serata, piacevole ed interessante anche per i non addetti, si è conclusa con vino e stuzzichini. Siete tutti invitati al prossimo appuntamento!